"La Multimedialità" di Valerio Vittozzi
10 settembre 2011 25 settembre 2011

 
  

Dopo aver visto le opere di questo giovane artista ho pensato che la sua genialità nell'intrecciare le varie tecniche più attuali e riuscire ad ottenere risultati così vividi e  ricchi di stimoli meritasse il palcoscenico di Spoleto, città famosa in tutto il mondo per aver battezzato eventi d'avanguardia.In effetti le opere di queto artista hanno una originalità che si propone con molte valenze:c'è un'umanità sofferente eppur classica,di vera carne sanguinante,perchè stritolata negli ingranaggi di moderni motori,dilaniata dalle tenaglie di meccanismi in movimento e trascinata nel vortice parossistico della nostra contemporaneità.

L'uso di materiali diversi, mixati o sovrapposti insieme,crea effetti cinetici e luminosi, così la trasparenza del perspex,esaltata dalle ombre dei controluce, fa volare e roteare in sinergia giochi di composizioni ardite, formate da elementi moderni ed antichi; anche i corpi solidi e muscolosi di eroi marmorei vengono riproposti in una nuova veste, liberati dalla pietra, che per secoli li ha imprigionati, rivivono in questa nostra epoca nevrotica, scattante ma drammatica,in una corsa sconvolta ed  accelerata verso il futuro.

Valerio Vittozzi gestisce con sicurezza, materiali ed immagini come un giocoliere che facendo il suo numero alla perfezione ,arriva sempre a  stupire ed a far vibrare le sensazioni profonde di chi va a visitare le sue esposizioni.