Umberto Signa

 

Assumendo materiali poveri,offerti dalla vita e dalla natura, Signa rivela un gusto del precario e della sfera dell'informe, che è metafora del disordine della odierna scena quotidiana, ma scava in questa materia , la esplora , la decontestualizza e con abile manualità movimenta ciò che è inerte ricomponendo e montando i frammenti in unità, così esaltando la forma.

Signa da nuovo ordine al pittoresco disordine dei suoi assemblaggi e seguendo il suo impulso tenta di svelare i ritmi segreti ,la magia di particolari nascosti, sfruttando la specificità linguistica di certi organismi, come è il caso della straordinaria corteccia del ficod'india, che nei suoi lavori sembra scaricata del suo peso terrestre, larva archeologica , pura trina ,filigrana, che ha recuperato la figuralità intrinseca alla sua materia ponendosi solo come oggetto da ammirare nella sua fusione con gli altri elementi.

Il particolare "hard" catturato in natura sorprendentemente rivela tutta la sua antinaturalisticità e vitalità, in un impianto compositivo che lo travolge e modifica in toto , ...                                  stralcio di una prentazione crtica sull'artista di Anna Maria Ruta